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Un fuoco nella notte

di don Totò Tundo
tratto dal numero speciale di "NOI GIOVANI", giornalino a cura del gruppo giovani di AC

Chissà quali pensieri martellavano la mente di Giuda in quell’ultima cena con il Maestro.
Già a Betania, in casa di Lazzaro, aveva visto troppo: Si, è vero! A lui non importava molto dei poveri, ma tanto olio profumato su piedi abituati alla polvere della strada e alle asperità del litorale era proprio uno spreco! Sentiva addosso il sospetto dei suoi compagni, parlavano alle spalle, in codice con battute vaghe, al sale. Lui avrebbe saputo con sagacia vendere e guadagnare, investire e guadagnare, avrebbe moltiplicato i talenti, lui! È facile, per chi è avvezzo a moltiplicare pane e pesci, domare i morsi della fame, ma un pover’uomo che ogni giorno deve fare i conti con gli spiccioli, non può vedere gettato per nulla tanto ben di Dio!

Ora, nel cenacolo, si sente “fuori”, ai margini. Vede le smancerie degli altri; di Simone, per esempio: “Maestro, non mi laverai mai i piedi! …” e subito dopo: “… non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!”. Grande coerenza!
E Giovanni, sempre attaccato al maestro! È giovane lui! È permesso tutto a lui! Ha un posto prenotato nel cuore del Maestro, lui!
Gesù prende la parola: “Amen, amen, … uno di voi mi tradirà!”.

“Come l’avrà saputo? I sommi sacerdoti avranno spifferato tutto!” Non avrebbe dovuto fidarsi, forse ormai bisognava mandare all’aria la trattativa; “Peggio per loro. Avrebbero dovuto essere più prudenti … e seri. Ma ora quanti sono a saperlo? Quale contromossa stanno preparando?”
Vede Pietro che fa cenni a Giovanni … Giovanni e il Maestro bisbigliano tra di loro … stanno parlando di lui, è certo, ma … cosa stanno complottando?
Gesù spezza un boccone di pane, lo intinge, glielo offre … è evidente: lo vuole sfidare! “Quello che devi fare, fallo!”, sembra dire “vediamo se ne sei capace, … vediamo quanto vali!”
“Caro maestro, questa volta hai sbagliato, mi hai sottovalutato: io ti consegno! E quando sarai catturato capirai quanto costa avere me come nemico. Allora sarò io a far cenni, gesti … d’amore, … d’amicizia e non tarderai a renderti conto di quanto possano far male!”.
“Mi porgi il pane? Lo prendo, ma è l’ultimo boccone che mando giù, perché vado a fare quello che devo fare … E vedremo chi prevarrà alla fine … ”
Giuda esce ed è buio … è notte, ma non è il buio della notte che fa paura. C’è nebbia fitta e silenzio, fuori! Quando si resta soli, nella rissa dei pensieri, nel tumulto dei sentimenti, c’è nebbia fitta e buio nell’anima, né è facile capire dove finisce il fuori ed inizia il dentro!

***

C’è il fuoco fuori, io sono dentro! Nel buio, sfumato da qualche fioco bagliore del fuoco nuovo, non sono solo. Mi sento parte di una comunità che attende raccolta, convocata in assemblea, per celebrare l’evento che illumina la notte e il cuore.
L’umile luce di un cero entra nella navata, si acclama: Cristo luce del mondo! E quella fiamma accende dieci, cento candele che inondano la chiesa di una luce povera, prima; poi piena, esuberante: la luce di Gesù Risorto!
Risuona dirompente l’invito all’esultanza, per un fatto inaudito che ha cambiato i connotati della storia, si racconta la salvezza che Dio ha realizzato, giorno dopo giorno, fin dall’origine dei tempi. Si fa memoria del battesimo, di quell’evento di grazia, cioè, che, m’inserisce in Cristo e mi apre alla speranza della vita che trasforma la morte da muro in porta.
E mi ritrovo con i miei fratelli intorno alla mensa ad ascoltare “prendete, mangiate, bevete … lavate i piedi gli uni agli altri … fate questo in mia memoria!”, ad accogliere un dono che sconvolge la logica dei miei pensieri, la prospettiva del mio cammino.
C’è luce questa notte! C’è pane e vino, c’è il calore dell’amicizia e la gioia dell’incontro, questa notte!

***

Forse non basta sedersi a cena insieme. Forse non basta neppure che Cristo in qualche modo sia da qualche parte al centro o a lato della mensa, o dei discorsi.
Cristo, nostra luce, è Risorto! Guardiamo con occhi limpidi il fratello, condividiamo con lui sorriso, pianto e strada, accendiamo un “fuoco nuovo” e sarà festa!

 

QUESTO ARTICOLO E MOLTE ALTRE RIFLESSIONI LO PUOI TROVARE SUL NUMERO SPECIALE DI "NOI GIOVANI", giornalino a cura dei Giovani di AC. Puoi richiedere la tua copia in Parrocchia o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
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