Come era giusto fare, abbiamo scritto una lettera al nostro Parroco e alla nostra Comunità per renderli partecipi di cosa intendiamo "costruire" all'interno di un luogo così delicato e significativo come il Convento. La lettera è stata discussa dal Consiglio Pastorale Parrocchiale, luogo in cui sono rappresentate tutte le diverse sensibilità della nostra comunità... e da oggi il Progetto "Covo dei Tipi Loschi" prende il via anche ufficialmente. Di seguito pubblichiamo la lettera firmata dall'equipe educativa dei giovanissimi di Azione Cattolica.
Caro don Totò, cara Comunità,
l’equipe educativa dei Giovanissimi di Azione Cattolica nella programmazione del Campo Estivo 2014, si è interrogata su come impostare gli incontri e la vita di gruppo nell’anno associativo che è alle porte.
È maturata la necessità di affiancare all’incontro settimanale – che rimane comunque cardine della proposta formativa dell’AC agli adolescenti – un progetto che permetta ai giovanissimi di fare più profonda vita di gruppo e approfondire i loro legami e relazioni.
Già da tempo l’associazione avverte l’esigenza di un proprio spazio da poter curare e che possa essere “sede” della sua attività associativa, esigenza che si afferma ancora con più forza dal momento che crediamo che le nuove generazioni abbiamo bisogno, oltre che di tempi, anche di spazi in cui poter confrontarsi e in cui fare esperienza di amicizia vera.
Questo perché siamo convinti che un gruppo debba prima di tutto basarsi sulle relazioni interpersonali, mentre i cammini (come abbiamo sperimentato anche nel campo estivo) e le proposte formative possono soltanto essere successive all’instaurarsi di relazioni vere.
Per questo già nei primi giorni di agosto c.a. il responsabile giovani dell’associazione ha contattato don Totò chiedendo la disponibilità dei 3 locali del Convento che si affacciamo sull’ingresso di via Carso. Abbiamo ricevuto una risposta positiva subordinata alla volontà del nostro Parroco di porre la questione all’attenzione al Consiglio Pastorale Parrocchiale quale luogo di concertazione di tutta la Comunità.
Durante il campo estivo svoltosi dal 4 al 9 agosto ad Altamura, gli educatori hanno lanciato, attraverso un video, la proposta/progetto al gruppo giovanissimi ivi presente che, dopo essersi preso del tempo per riflettere in modo compiuto e attento sull’oggetto della proposta, ci ha dato una risposta positiva assumendosi il proprio impegno ad avviare il progetto.
Del progetto se ne è parlato anche nel Consiglio Parrocchiale di Azione Cattolica dell’11 settembre c.a.
In questo luogo “istituzionale”, deputato al discernimento delle scelte associative, l’idea è stata discussa e rafforzata nelle sue intenzioni anche alla luce del percorso formativo che vedrà protagonisti i giovanissimi nell’a.a. 2014/’15, in cui saranno chiamati alla cura e alla crescita di legami autentici, “FIANCO a FIANCO” come recita il motto dell’anno.
Ora noi, come equipe educativa dei giovanissimi, ci facciamo portavoce di questo impegno dei nostri ragazzi e chiediamo di accordarci la vostra disponibilità.
I termini della richiesta sono i seguenti:
il progetto si basa sull’idea di
- creare un luogo libero di incontro, dove poter stare senza limiti di tempo e senza la paura di essere ingombranti, dove non sia necessario fissare un orario e un giorno per incontrarsi, ma lo si possa fare spontaneamente e liberamente ogni qualvolta se ne avverte l’esigenza;
- creare un luogo “nostro”, che esprima sia la nostra identità associativa ma anche dove poter essere noi stessi non solo nello scambio delle idee ma anche nel condividere momenti di gioco e di divertimento;
- creare un luogo aperto, di testimonianza, dove un giovanissimo estraneo al gruppo possa accostarsi liberamente senza formalità e senza la necessità di “essere invitato” a far parte del gruppo, ma che si senta attratto in primis dalla bellezza dello stare insieme, punto di partenza fondamentale per poi intraprendere un percorso che possa portare i nuovi giovani ad essere “cittadini del Vangelo”;
- creare un punto di contatto tra il gruppo giovanissimi e la comunità cittadina nella sua interezza dove poter integrare la vita di gruppo con altre dimensioni e testimonianze che potrebbero essere significative nel percorso di formazione dei giovanissimi. Esprimere, inoltre, la nostra presenza attiva sul territorio della comunità cittadina ed essere rintracciabili e localizzabili;
- responsabilizzare i giovanissimi nella cura di un luogo, nella sua crescita, nel suo mantenimento, nel recepire le risorse per migliorarlo e arredarlo. Far crescere nei ragazzi l’idea che “dove c’è AC, c’è casa!” e che un luogo per essere casa deve fondamentalmente essere accogliente e curato.
Nel dettaglio:
- dietro ai giovanissimi si pone l’intera associazione di Azione Cattolica, soprattutto nella sua componente Giovani e Adulti, che sosterranno i ragazzi nel progetto in itinere.
- Ci assumiamo la disponibilità al completamento strutturale dei locali chiesti in affidamento e alla loro cura: dal completamente dell’impianto elettrico, alla manutenzione delle porte esterne, all’installazione delle porte interne e dei servizi igienici.
- Le chiavi dei locali saranno nella disponibilità degli educatori ed animatori del gruppo giovanissimi che a loro volta si preoccuperanno personalmente di mettere i locali nella disponibilità dei giovanissimi a seconda delle diverse esigenze.
- I locali rimarranno chiaramente nella disponibilità della Comunità ogni qualvolta se ne ravvisasse l’esigenza per situazioni eccezionali.
Certi di una risposta positiva, vi abbracciamo fraternamente.
Racale, 11 settembre 2014
l’equipe educatori giovanissimi
di Azione Cattolica
Federica Bruno
Angelo Pizzi
Marcella Capano
Simona Stanca
Andrea Santantonio
PS: Ma perchè "Covo dei Tipi Loschi"?
Non vogliamo rivelarvi tutto adesso, però qualcosa ve la diciamo: l'intenzione è quella di incentivare i nostri ragazzi ad essere "testimoni coraggiosi" del loro stare insieme, del loro percorso in AC e nella Comunità, della loro scelta di essere Cristiani consapevoli e soci di AC. I tipi loschi sono prima di tutto quelli che hanno qualcosa di misterioso e poco comprensibile dalla maggioranza delle persone, ma non per questo degradante o da svalutare.
Non ce lo nascondiamo, non sono tanti i ragazzi che a 14 anni fanno una scelta così coraggiosa... per questo noi, associazione e comunità, dobbiamo incentivarli a coltivare questa loro bella "diversità", a volte non compresa dai loro coetanei... ma è proprio su questo campo che si gioca la partita.
C'è anche un altro motivo per cui è stato scelto questo nome, ma... per adesso è "top secret".