Campo Giovani ...issimi di Azione Cattolica, Bocca Serriola (PG) 2008 - "Se stiamo insieme ci sarà un perchè"
1]__IO, ovvero il valore della propria persona …
2]__TU, ovvero il valore della relazione con l’altro …
3]__DIO, ovvero la stella polare intorno a cui ruotare …
4]__Il GRUPPO, ovvero una rete di relazioni …
5]__Il GRUPPO, ovvero parte della comunità …
A distanza di un anno e alla vigilia di una nuova storia di campo, oltre ad augurarvi buon lavoro, desidero condividere con voi una sintesi del mio pensiero circa l’esaltante ed intensa esperienza vissuta sul Passo di Bocca Serriola.
se stiamo insieme ci sarà un perché
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1 settembre 2008
<<Mi fa sempre impressione la forza di questa richiesta perentoria: “Dacci …”. Quando diciamo: “Dacci il nostro pane quotidiano” riconosciamo che abbiamo bisogno del pane per vivere; che siamo uomini e donne chedipendono. E non è facile dipendere da qualcun altro.
Questa preghiera ci stana da ogni possibile deriva individualistica, ci fa chiedere “il nostro pane”. Se il pane che chiedo rimane mio, rovino il dono del Signore. Se il pane che ricevo è “nostro” è il pane della condivisione, e la condivisione è il vero miracolo della moltiplicazione dei pani … E’ il pane della fraternità e dell’amore.
Quando privatizziamo i doni del Signore, arriviamo a difenderli mettendoci gli uni contro gli altri.
Ma quel “pane” che chiediamo ogni giorno non è solo il pane della tavola che spezziamo e che ci nutre, è Cristo stesso; è il pane dell’Eucarestia>>.
Claudio NORA [tratto da: Segno nel mondo]
Il camposcuola non è stato solo un’esperienza individuale più o meno consapevole e profonda … Il campo è stato un momento importante di vita di gruppo [nel rispetto della unicità delle persone] in cui abbiamo chiesto e sperimentato il dono del “nostro” pane quotidiano …
Il nostro pane. Perché “è il pane della condivisione, della fraternità e dell’amore”.
Sarebbe un vero peccato se questa esperienza restasse chiusa dentro di noi,…, se questa esperienza non venisse condivisa, oltre il camposcuola, con gli altri ,…, con le persone che incontriamo ogni giorno. Se fosse così, tradiremmo il messaggio che nell’anno associa-tivo trascorso è stato più volte ribadito: essere testimoni
L’atteggiamento forse più difficile a cui oggi siamo chiamati: essere sintesi fra l’annuncio cristiano e la promozione del bene comune – la doppia testimonianza a Dio e al mondo
Personalmente devo ringraziare ognuno di voi, perché con la vostra partecipazione attiva, con le vostre perplessità iniziali, con il vostro entusiasmo, ho rivissuto, dopo circa trent’anni, la mia prima esperienza di campo [Savelli 1980], che ha segnato l’inizio di un percorso di vita insieme ad un gruppo di amici che ancora oggi si confronta, cresce e si impegna nella comunità parrocchiale.
Vi auguro che possiate restare uniti al di là delle distanze, delle diversità, dei conflitti ,…, al di là degli educatori. Che possiate testimoniare agli altri quello che avete provato nel profondo del cuore vivendo insieme una bella storia.
I Dodici, facendo l’esperienza del “camposcuola”, hanno prima visto, udito ,…, e poi annunciato la parola di Gesù. Annunciata l’esperienza condivisa con il Cristo risorto: la stella polare che ci guida e ci orienta.
Anche noi abbiamo seguito la stella polare, anche noi abbiamo visto ,…, udito ,…, abbiamo pregato ,…, siamo stati rapiti dall’atmosfera che ci ha avvolti stando lassù per cinque giorni intensi e unici.
Adesso, ci viene chiesto di scendere dal Monte Tabor [dal Passo di Bocca Serriola] per andare e annunciare agli altri quanto abbiamo visto e udito.
Sul monte della Trasfigurazione Pietro dice a Gesù: Maestro, e bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per Te, una per Mosè e una per Elia. Ma Gesù, dopo aver rivelato la sua natura divina, invita i suoi a scendere dal monte e a prepararsi ad affrontare il momento della “prova” e della “testimonianza”.
Ancora una volta il brano evangelico ci scomoda, ci richiama ,…, e ci esorta ad essere più coraggiosi ,…, con la consapevolezza che non saremo mai soli: “Sarò con voi fino alla fine del mondo” [Mt 28,20]
Questo messaggio ci aiuta ad andare avanti, ad affrontare le SFIDE con più fiducia e determinazione. Con uno stile di vita che sappia leggere le differenze senza creare disuguaglianze, che sappia farsi prossimo mettendo da parte l’io.
I momenti più significativi che mi porto nel cuore:
I momenti di incontro personale e di gruppo con la Stella Polare, durante le lodi e la compieta …camminata ,…, quando abbiamo fatto esperienza del confronto e dell’ascolto ,…, e quando non è stato facile escludere alcune persone importanti e di riferimento …deserto nel bosco delle fate,…, la “lode di Dio Altissimo”: “Tu sei…” sei speranza, sei vita, sei lacrima, sei gioia, sei sole …
La messa a La Verna ,…, il dono di Dio [la scatola con all’interno la propria immagine riflessa] …servizi ,…, il refettorio ,…, la condivisione …ragnatela delle relazioni di gruppo con la recita del Padre nostro. il consegnare a Lui le nostre fedeltà e le nostre miserie ,…, perché Dio è amore …
una voce [dell’educatore] fuori campo